Ultimamente sto sentendo un casino su sta Ashwaganda che non finisce più. Gente che la prende di sera, pre notte, e si sente agitata. Altri che la prendono al mattino e tutto il giorno sono rincretiniti.
Questo prodotto dimostra che, anche per gli integratori, la personalizzazione è importante.
Andiamo ad approfondire:
L’ashwagandha è un arbusto originario dal sud dell’Asia, ma anche dal Mediterraneo e dell’Africa; la radice è stata tradizionalmente utilizzata nelle medicine ayurvediche come afrodisiaco, tonico per il fegato, antinfiammatorio e potenziale via per la vitalità e la longevità.
Oramai questo rimedio è diventato pressoché mainstream e lo si può trovare in tè e altre bevande, oltre che negli scaffali degli integratori delle farmacie e dei negozi di vitamine.
Uno dei motivi principali del suo aumento di popolarità è il suo potenziale di alleviare lo stress, stabilizzare l’umore e promuovere l’equilibrio dell’intero organismo, il tutto perché l’Ashwagandha è considerata un “ADATTOGENO”.
Significa che potenzia in modo unico la capacità del nostro sistema nervoso e delle ghiandole endocrine di mantenere l’omeostasi (l’equilibrio), anche in periodi di intenso stress emotivo o fisico.
Per esempio, l’assunzione quotidiana di Ashwagandha per otto settimane ha portato a una significativa riduzione dei livelli di stress e di cortisolo, nonché a un miglioramento del sonno rispetto a un gruppo placebo, secondo un piccolo studio del 2019 condotto da ricercatori indiani.
Un altro piccolo studio pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine ha dimostrato che l’integrazione di Ashwagandha ha contribuito a migliorare i livelli di diversi ormoni tiroidei. Questo è importante perché lo stress può influenzare la tiroide, riducendo la produzione di ormoni tiroidei durante lunghi periodi di stress per conservare l’energia.
Una ricerca invece del 2021 ha esaminato studi sull’uomo e sugli animali che suggeriscono che l’Ashwagandha potrebbe essere uno strumento utile per gestire depressione, ansia, insonnia e altri problemi legati alla salute mentale. Inoltre, in un piccolo studio più recente di qualche mese fa, l’Ashwagandha ha ancora una volta confermato la sua efficacia per alleviare lo stress.
Veniamo ora però al punto di vero interesse, QUANDO CAVOLO LA DEVO PRENDERE STA ROBA?
Non esistono ricerche sicure che indichino se sia meglio assumere l’Ashwagandha al mattino o alla sera.
Tuttavia, per non saper ne leggere ne scrivere, in prima battuta consiglierei di assumerla durante i pasti per evitare potenziali disturbi di stomaco, un effetto collaterale che alcune persone sperimentano quando assumono alcune vitamine o altri prodotti.
L’ashwagandha può dare ad alcune persone una sensazione di vitalità e di chiarezza mentale, ma può anche indurre sensazioni di calma e di rilassamento, per cui può essere una buona idea provare a prenderla sia al mattino che alla sera per vedere l’effetto che fa, per poi decidere quando è meglio inserirla nella propria routine.
Per un numero molto ristretto di persone, il farmaco può farli sentire inizialmente un po’ più energici, quindi quando lo si assume per la prima volta, credo sia meglio provarlo all’inizio della giornata per valutare la propria risposta.
Se ci si sente tranquilli e a proprio agio, si può passare a prenderlo la sera prima di andare a letto, come supporto per il sonno.
Spero di aver chiarito qualcosa in merito a questo ottimo prodotto e confido in approcci molto più intelligenti e validi nei confronti delle nostre reali necessità di tutti i giorni.
Nat. M° Davide Cabras
Preparatore Atletico
Esperto in Medicine Complementari
Ricercatore indipendente