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05/07/2025Questi sono due appellativi che vengono spesso dati alle due tipologie di colesterolo più note, probabilmente per distinguerle e ricordare meglio le loro funzioni. Questa differenza fa riferimento al colesterolo LDL, considerato “cattivo” in quanto il suo accumulo nelle arterie può portare a problemi cardiovascolari; e il colesterolo HDL, considerato “buono” che a ripulire i tessuti dal colesterolo in eccesso, offrendo una sorta di protezione.
Per quanto concerne una interpretazione scientifica, non si può dire che queste affermazioni siano sbagliate, tuttavia è una considerazione troppo superficiale che non considera il quadro d’insieme.
In questo brevissimo articolo cercherò di dare una spiegazione semplice ma più dettagliata:
Il colesterolo è una molecola di natura lipidica principalmente sintetizzata dal fegato. La sua presenza è fondamentale per la costruzione delle membrane cellulari, inoltre è un precursore per la produzione di ormoni stereoidei quali cortisolo, testosterone, estrogeni e progesterone e fa da substrato per la sintesi di vitamina D.
Il colesterolo non può viaggiare da solo nel torrente ematico per raggiungere i tessuti, quindi si avvale di lipoproteine per essere trasportato, tra cui:
- VLDL (very low density lipoprotein);
- IDL (intermediate density lipoprotein);
- LDL (low density lipoprotein)
- HDL (high density lipoprotein)
Come già accennato, la maggior parte del colesterolo viene sintetizzato nel fegato. Le LDL provengono dalle VLDL che sono impoverite di trigliceridi e cariche di colesterolo. Il compito di quest’ultime è quello di trasportarlo ai tessuti periferici, innescando un meccanismo biologico molto importante per il semplice fatto che il colesterolo è essenziale per la struttura delle cellule nervose e per la produzione di neurotrasmettitori. Bassi livelli di LDL potrebbero alterare la funzione cerebrale. A conferma di questo, recenti metanalisi hanno dimostrato che livelli troppo bassi di LDL-C ( ad esempio <40 mg/dL) sono correlati ad un rischio maggiore di ictus ischemico e ictus emorragico. Inoltre l’aumento del livello di LDL-C è inversamente correlato al rischio di mortalità a 3 mesi, in pazienti con emorragia intracranica di piccole dimensioni.
Tuttavia, un livello troppo alto di LDL in circolo, soprattutto in condizioni di insulino-resistenza, potrebbe aumentare il rischio di LDL glicate e ossidate circolanti, che predispongono alla nascita di placche aterosclerotiche e conseguenti effetti negativi cardiovascolari. E’ importante, dunque, mantenere sempre uno stato di equilibrio, parola chiave per il benessere generale, e considerare anche il rapporto trigliceridi/HDL. Un basso ratio TG/HDL (< 1,8 mg/dL) indica basso rischio cardiovascolare INDIPENDENTEMENTE dai livelli di LDL, perché alti livelli di HDL indicano l’efficienza ed il successo con cui i trigliceridi vengono utilizzati.
Il nostro organismo è una macchina perfetta e non gli verrebbe mai in mente di creare una sostanza che possa creare danno a sé stesso. Sono le nostre abitudini a dare informazioni al nostro corpo su come comportarsi.
Riferimenti:
Li J, Li G, Zhu Y, et al. Role of LDL-C level alteration in increased mortality risks in spontaneous intracerebral hemorrhage patients: Systematic review and meta-analysis. Front Neurol. 2023;14:1114176. Published 2023 Feb 28. doi:10.3389/fneur.2023.1114176
Wu Z, Huang Z, Lichtenstein AH, et al. The risk of ischemic stroke and hemorrhagic stroke in Chinese adults with low-density lipoprotein cholesterol concentrations < 70 mg/dL. BMC Med. 2021;19(1):142. Published 2021 Jun 16. doi:10.1186/s12916-021-02014-4
Scicali R, Giral P, D’Erasmo L, et al. High TG to HDL ratio plays a significant role on atherosclerosis extension in prediabetes and newly diagnosed type 2 diabetes subjects. Diabetes Metab Res Rev. 2021;37(2):e3367. doi:10.1002/dmrr.3367