Lo sapevate che l’esposizione, già prima della nascita, all’inquinamento atmosferico ambientale, è in grado di provocare dei danni irreversibili al futuro nascituro?
L’esposizione all’inquinamento atmosferico in utero è stata associata a esiti avversi alla nascita, anche se gli effetti degli inquinanti atmosferici sui meccanismi di regolazione della crescita fetale e sulle finestre critiche di vulnerabilità durante la gravidanza non sono ben compresi.
È dimostrato che le alterazioni epigenetiche possono contribuire a questi effetti. Negli ultimi anni sono stati sviluppati e studiati in modo approfondito i metodi di stima dell’età basati sulla metilazione del DNA (DNAm) in relazione agli esiti della salute.
Abbondanti riferimenti in letteratura, suggeriscono che i fattori ambientali, come l’inquinamento atmosferico e il fumo, possono influenzare l’invecchiamento epigenetico.
Nello studio in calce sono stati sfruttati i dati esistenti sull’esposizione prenatale all’inquinamento atmosferico e sul DNAm del sangue del cordone ombelicale di 332 coppie madre-bambino dell’Early Autism Risk Longitudinal Investigation (EARLI) e del Markers of Autism Risk in Babies-Learning Early Signs (MARBLES); due coorti di gravidanza che hanno arruolato donne con un precedente figlio con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, per valutare la relazione tra l’esposizione prenatale all’inquinamento atmosferico e l’invecchiamento epigenetico alla nascita.
L’età del DNAm è stata calcolata utilizzando gli algoritmi di orologio epigenetico esistenti per il tessuto del sangue del cordone ombelicale – Knight e Bohlin.
L’accelerazione dell’età epigenetica è stata definita come il residuo della regressione dell’età gestazionale cronologica sull’età del DNAm, tenendo conto delle proporzioni dei tipi di cellule.
Sono stati completati modelli di regressione lineare multivariabile e modelli di ritardo distribuito (DLM), aggiustando per sesso del bambino, razza/etnia materna, siti di studio, anno di nascita e istruzione materna.
Nell’analisi per singolo inquinante, è stato osservato quanto l’esposizione a PM 2,5 / PM10 e O3, durante il periodo preconcezionale e di gravidanza, era associata a un invecchiamento epigenetico decelerato alla nascita.
Ad esempio, l’esposizione media al PM10 durante la gravidanza (per ogni aumento di 10 unità) è stata associata a un rallentamento dell’età epigenetica alla nascita (settimane).
Le DLM settimanali hanno rivelato che l’aumento del PM 2,5 durante il primo trimestre e il secondo trimestre era associato a un invecchiamento epigenetico decelerato e che l’aumento del PM10 durante il periodo preconcezionale era associato a un invecchiamento epigenetico decelerato, utilizzando la stima dell’orologio di Bohlin.
Detto ciò, è possibile confermare quanto l’esposizione prenatale all’inquinamento atmosferico, in particolare all’inizio e a metà della gravidanza, sia associata a un invecchiamento epigenetico accellerato alla nascita.