Nella mia visione integrata della medicina, la fotobiomodulazione è un elemento FONDAMENTALE da inserire in una routine di salute e prevenzione.
Parliamo di una tecnologia sicura in grado di stimolare i tessuti esponendoli alla luce rossa e al vicino infrarosso.
I trattamenti vanno svolti con pelle completamente esposta (lo dico perché in questi anni avremo ricevuto centinaia di telefonate in cui le persone chiedevano se potevano fare i trattamenti da vestiti 😅) così da sollecitare il tessuto sottostante, aumentando la produzione di energia.
La fotobiomodulazione è nota (e nata) anche come terapia con luce laser di basso livello (LLLT).
Alla base c’è il principio dell’utilizzo della luce come catalizzatore per modellare i comportamenti cellulari.
L’esposizione della pelle alla luce rossa e al vicino infrarosso innesca una reazione dinamica a catena all’interno dei tessuti sottostanti.
Questo complesso processo biologico stimola le vie di generazione dell’energia, che favoriscono la vitalità delle cellule, e al tempo stesso riduce processi come l’infiammazione e la percezione del dolore, offrendo un’esperienza di guarigione completa.
L’attenta applicazione della luce provoca il rilascio da parte delle cellule di potenti sostanze chimiche antinfiammatorie, favorendo uno stato di calma e di rilassamento all’interno dell’organismo.
Inoltre, la fotobiomodulazione regola l’infiammazione attraverso il processo di vasodilatazione, ovvero l’aumento delle dimensioni delle arterie e dei vasi linfatici più piccoli del corpo. La vasodilatazione migliora stati di gonfiore e riduce edemi dai siti lesi. La vasodilatazione dei linfonodi migliora il drenaggio linfatico, contribuendo al processo di guarigione.
Le ricerche hanno dimostrato che la PBMT può ridurre i componenti della risposta cellulare pro-infiammatoria, aumentando al contempo le risposte anti-infiammatorie.
La luce rossa/IR mobilita il rinnovamento cellulare stimolandone il metabolismo attraverso l’aumento della produzione di adenosina trifosfato (ATP), la principale moneta energetica dell’organismo. Questo picco di energia cellulare si diffonde in tutto l’organismo (grazie anche a delle importantissime “fibre ottiche”, i tanto discussi meridiani energetici, presenti nel nostro corpo) con conseguente aumento del vigore, della resistenza e del senso di benessere.
Migliora la concentrazione e le prestazioni cognitive, andando oltre la sfera fisica/strutturale!
Favorisce l’aumento dell’attenzione, il miglioramento delle funzioni cognitive e persino il miglioramento dell’umore, ottimizzando l’attività cellulare del cervello.
La PBM può migliorare le prestazioni atletiche favorendo, inoltre, la guarigione dei tessuti. L’infiammazione e le lesioni dei tessuti sono estremamente comuni negli sport, soprattutto dopo un esercizio fisico intenso/impegnativo e una competizione. Aumentando il flusso sanguigno e favorendo la creazione di ATP, che fornisce energia alle cellule, la terapia di fotobiomodulazione può gestire a pieno stati flogistici e migliorare la guarigione delle ferite.
È possibile anche migliorare le prestazioni sportive riducendo il dolore muscolare e aumentando i tempi di recupero. Gli atleti sono spesso soggetti a indolenzimento muscolare dopo un esercizio fisico intenso, che può compromettere la loro capacità di allenarsi al meglio. È stato dimostrato che la PBM riduce i tempi di recupero aumentando la produzione di endorfine e diminuendo lo stress ossidativo.
Oltre che nel “semplice” antiaging, la PBM si è dimostrata promettente nel trattamento dell’acne, nonché nella prevenzione e nel trattamento delle cicatrici ipertrofiche.
Valida anche nel trattamento generale della rigenerazione cutanea di alopecia, cellulite e altri problemi della pelle.
Assicura un invecchiamento sano, proteggendo la pelle e mantenendola costantemente vitale. Tutto grazie alla costante riparazione/ricambio tissutale e formazione di collagene.
Per info scrivere a davide@evolutamente.it e i siti evolutamente.it ed eliolamp.com