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23/05/2025
CRAMPI NOTTURNI RICORRENTI: NON E’ SEMPRE UNA QUESTIONE DI MAGNESIO
11/06/2025Le ultime evidenze scientifiche (ed empiriche) confermano come una dieta a basso contenuto di carboidrati può ridurre l’infiammazione sistemica, migliorare la sensibilità insulinica e favorire la perdita di grasso, rendendola una strategia efficace sia per il dimagrimento che per il benessere metabolico generale. MA:
SEI IN LOW CARB/VLC, E:
“NON C’È VERSO, IL PESO NON NE VUOLE SAPERE DI SCENDERE“.
OPPURE,
“HO PERSO PARECCHIO PESO I PRIMI 15-30-60 GIORNI E POI MI SONO RIBLOCCATA O ADDIRITTURA, RIAUMENTATA DI PESO“.
OLTRE AL PESO PERCEPIVI DEI CALI DI ENERGIA E IL PROFESSIONISTA DEI SOCIAL TI HA CONSIGLIATO DI AUMENTARE ULTERIORMENTE I GRASSI MA NULLA, PROBABILMENTE È PEGGIORATA LA SITUAZIONE.
NO. NON SEI ANORMALE, NON SEI UN CASO DISPERATO, NON È LO STRESS, NO..NON SEI MANCO UN CASO DA STUDIARE. ⬇
Penso (e oramai troppe esperienze , oltre che diversi studi in letteratura me lo confermano) che la scelta di una dieta flessibile, ovvero la necessità di variazioni nei macronutrienti, specialmente per gli sportivi che cercano di perdere peso in modo sostenibile, sia la strada da percorrere.
Esaminiamo assieme 4 punti per capire questa cosa e il perché chi ti promette la dieta risolutiva, forse non sa quello che sta dicendo.
- Adattamento Metabolico:
La restrizione calorica severa e prolungata può portare a un adattamento/stasi metabolica (nel gergo di strada: metabolismo bloccato) dove il corpo riduce il dispendio energetico per conservare energia. Questo fenomeno è stato documentato in vari studi, come nel lavoro di Hall et al. (2016), che evidenzia l’importanza di una dieta flessibile per mitigare tali effetti. - Ricarica di Carboidrati:
In alcuni approcci dietetici, come il “carb cycling”, si alternano giorni ad alto e basso contenuto di carboidrati per ottimizzare la perdita di grasso e mantenere le prestazioni sportive.
Uno studio pubblicato nel “Journal of the International Society of Sports Nutrition” (2013) ha mostrato che la ricarica di carboidrati può aiutare a mantenere la performance e prevenire l’affaticamento.
Inoltre non si innesca mai una sorta di meccanismo a lungo termine che porterà il corpo a “stagnarsi” in termini di miglioramento estetico. - Flessibilità Dietetica:
La flessibilità nella dieta è associata a una maggiore, come accennato in precedenza, adesione a lungo termine.
Un articolo pubblicato nel “Journal of Nutrition Education and Behavior” ha trovato che le diete più flessibili aiutano le persone a mantenere il peso nel tempo, rispetto a diete rigide. - Effetti sulla Composizione Corporea: Ricerche hanno dimostrato che un approccio flessibile ai macronutrienti può essere più efficace nel mantenere la massa muscolare durante la perdita di peso, specialmente in atleti e sportivi.
Uno studio nel “American Journal of Clinical Nutrition” (2018) ha suggerito che le diete flessibili possono preservare la massa magra mentre si perde grasso corporeo.
In sintesi, una dieta flessibile, che include variazioni nei carboidrati e altri macronutrienti, può essere benefica per gli sportivi che desiderano perdere peso in modo sostenibile e prevenire la stasi metabolica.
Se riuscite ad individuare la strategia giusta per voi, assieme ad un professionista, il cambiamento sarà radicale e sostenibile nel tempo.
Parola mia. 🙏
Ps: ricordate sempre che un buon allenamento dovrà essere cucito addosso all’impostazione nutrizionale, con strategia sartoriale. Serve un buon lavoro a 360°💪💪
Buon cambiamento a voi.
D.